29/04/20

Henry David Thoreau, Camminare - Walking, or the Wild


Quando ho bisogno di ricreare me stesso vado in cerca della foresta più buia, della palude più fitta e impenetrabile: qui risiede la forza, la quintessenza della Natura… la vasta, selvaggia, terribile madre di noi tutti, la Natura.

Henry David Thoreau, Camminare - Walking, or the Wild





26/04/20

Ambrose Bierce, Il Dizionario del Diavolo


Pazzo. Affetto da un alto grado di indipendenza intellettuale; non conforme ai modelli di pensiero, parola e azione, che la maggioranza ricava dallo studio di sé stessa. In poche parole, diverso dagli altri.

Ambrose Bierce, Il Dizionario del Diavolo

23/04/20

Vittorio Zanini, Sulla Libertà


La libertà di un individuo è inversamente proporzionale al potere, agli affetti, ai soldi e alle cose che possiede.

Vittorio Zanini

Emil Cioran, Al culmine della disperazione


Vorrei tanto che un bel giorno tutti coloro che hanno un'occupazione o una missione da svolgere, uomini e donne, sposati o no, giovani e vecchi, seri o superficiali, tristi o allegri, abbandonassero le loro abitazioni e le loro incombenze, rinunciando a ogni dovere e obbligo, per uscire in strada e non fare più nulla. Tutta questa gente abbrutita, che sgobba senza sapere perché, o si illude di contribuire al bene dell'umanità, che fatica per le generazioni future sotto l'impulso della più sinistra delle illusioni, si vendicherebbe allora di tutta la mediocrità di una vita vana e sterile, di tutto questo spreco di energia privo dell'eccellenza delle grandi trasfigurazioni. Come amerei questi momenti in cui più nessuno si lascerebbe allettare da un'illusione o da un ideale, né tentare da alcuna delle soddisfazioni che offre la vita, in cui ogni rassegnazione sarebbe illusoria e in cui tutte le cornici della vita normale salterebbero definitivamente. Tutti coloro che soffrono in silenzio senza avere il coraggio di esprimere la loro amarezza neppure col più debole dei sospiri urlerebbero allora in un coro di sinistra disarmonia, le cui grida sconvolgenti farebbero tremare la terra intera. Possano le acque scorrere più impetuose e le montagne scuotersi minacciose, gli alberi mostrare le loro radici a perenne e orrido ammonimento, gli uccelli gracchiare come corvi, e gli animali fuggire spaventati fino a cadere sfiniti. Tutti gli ideali siano dichiarati nulli, le credenze bazzecole; l'arte una menzogna, e la filosofia uno scherzo. Tutto sia un'elevazione o un crollo. Zolle di terra volino in aria per poi disperdersi portate dal vento; le piante descrivano sullo sfondo del cielo arabeschi bizzarri, contorsioni grottesche, figure deformi e spaventevoli. Turbini di fiamme si elevino in uno slancio selvaggio, e un baccano atroce invada il mondo, affinché anche la più piccola creatura sappia che la fine è prossima. Possa tutto ciò che è forma diventare informe, e il caos inghiotta in una vertigine universale, tutto ciò che in questo mondo ha struttura e consistenza. Tutto sia una convulsione demente, un fracasso enorme, terrore ed esplosione, di cui resterà soltanto un silenzio eterno e un oblio definitivo. Possano gli uomini, in questi momenti della fine, vivere a una tale temperatura che tutto ciò che l'umanità ha mai provato in fatto di rimpianti, aspirazioni, amore, odio e disperazione esploda in loro in una deflagrazione definitiva. In un simile momento, in cui quasi tutti gli uomini abbandonerebbero le proprie occupazioni, in cui più nessuno troverebbe un senso nella mediocrità del dovere, in cui l'esistenza sarebbe schiantata dalle sue contraddizioni interne, che cosa resterebbe, se non il trionfo del nulla e l'apoteosi finale del non essere?

Emil Cioran, Al culmine della disperazione - Apocalisse

16/04/20

Luis Sepúlveda



Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.

Luis Sepúlveda

08/04/20

Salvia apiana, salvia sacra, salvia bianca


Famiglia: Labiatae

Habitat: sud ovest N. America, California

Caratteristiche: piccolo arbusto ramificato, può raggiungere 1m di altezza; presenta foglie grigio-verde e spighe di fiori bianchi.

Coltivazione: richiede un terreno ricco e ben drenato e una posizione soleggiata, non soffre la siccità e teme inverni umidi, resiste fino a -10°C, è ottima per le api.

Edibilità 3/5: il seme se lasciato a mollo da vita a un’ottima bevanda, oppure si aggiunge ai cereali; lo si può ridurre in poltiglia e mischiarlo agli impasti o tostarlo e consumarlo tritato; adatto anche come semplice spezia. Le foglie aromatizzanti si possono usare in cucina.

Valore terapeutico 3/5: le foglie in infuso sono usate come tonico per il sangue e per debellare tossi e febbre; possono essere masticate, usate nei bagni di vapore, oppure bruciate per purificare corpi e ambienti. I semi sono usati come detergenti per gli occhi: a contatto con l’umidità formano un rivestimento gelatinoso al quale qualsiasi corpo estraneo nell’occhio aderisce.

Curiosità: questa Salvia sacra è utilizzata dai nativi americani nei riti delle capanne sudatorie e per purificare gli ambienti da energie negative e/o per disinfettare una casa dopo un caso di malattia contagiosa. Ancora oggi, diverse tribù di Indiani d’America perpetuano danze, rituali e canti utilizzando questa pianta sacra: il cantore George Blueeyes la ritiene parte di quelle che definisce “Piante Persone” (sono cioè Sacre Persone) e spiega: «Dalle Piante Persone otteniamo lnaaji Azee, le medicine della Via della Vita e altre medicine. Ogni pianta va avvicinata e colta in un particolare modo che assicuri il reciproco rispetto. Da parte degli uomini il rispetto sarà mostrato recitando gli opportuni canti per la raccolta delle piante e lasciando delle offerte; in cambio le piante forniranno una medicina efficace».

Largamente usate come incenso aromatico, le foglie vengono anche sminuzzate nell’acqua e usate come shampoo e nella cura del capello. Un cataplasma delle foglie fresche può essere applicato alle ascelle o per trattare gli odori corporei.


fonte: dolcevitaonline.it

07/04/20

Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano


Come Ulisse ho viaggiato per 7 anni in cerca della mia Itaca... gli approdi che via via mi vedevano rifocillarmi alle altrui fonti non facevano altro che allontanarmi sempre più dalla mia patria, e sempre più smarrita mi scoprivo.... infine... l'ho trovata.... la mia Itaca... (... e mi accorsi... quanto sia vantaggioso essere un uomo nuovo... solo... quasi senza avi... un Ulisse senz'altra Itaca che quella interiore...)

Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano

06/04/20

Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore


Rinunciare alle cose è meno difficile di quel che si crede: tutto sta a cominciare. Una volta che sei riuscito a prescindere da qualcosa che credevi essenziale, t'accorgi che puoi fare a meno anche di qualcos'altro, poi ancora di molte altre cose.

Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore

05/04/20

Henry David Thoreau, La vita senza ideali


Se un uomo cammina in una foresta per amore della natura per la metà di ogni giornata, questi corre il rischio di essere considerato un perditempo; ma se investe tutto il suo tempo a fare speculazioni finanziarie, a radere al suolo questa foresta e a rendere la terra calva prima del tempo, lui viene considerato un cittadino intraprendente e industrioso. Come se una città non avesse altro interesse per le foreste se non quello di abbatterle!

Henry David Thoreau, La vita senza ideali

03/04/20

Joseph Conrad, Cuore di tenebra


No, è impossibile, impossibile comunicare ad altri la sensazione viva di un momento qualsiasi della nostra esistenza, quel che ne costituisce la verità, il significato; la sua sottile e penetrante essenza. È impossibile. Si vive come si sogna: perfettamente soli.

Joseph Conrad, Cuore di tenebra

02/04/20

Mircea Eliade, Psicologia della meditazione indiana


Yoga in Occidente significa spesso – oggi come un tempo – spiritualismo superficiale e accattone. Dalle mode occultiste d’inizio Novecento alla reductio ad wellness tutta contemporanea: un fil rouge di mistificazioni attraversa e avvelena la nostra civiltà – e le sue rovine. Si tratta tuttavia di un segnavia indicatore, testimone di un interesse pervasivo del nostro immaginario. Una fascinazione sperimentata pure da spiriti magni, la cui raffinata disamina della pratica orientale continua a stimolare approfondimenti e ricerche serie, capaci di riunire il coinvolgimento esistenziale più accorato con la posata impostazione ermeneutica richiesta allo studioso. Così si può evincere come il tanto diffuso hatha-yoga, ad esempio, non si limita alla regolazione dell’igiene del corpo né a una medicina-ginnastica. Esso non è una scienza filologica (come si ritiene in Europa), bensì un sentiero pratico nella realizzazione dell’emancipazione, una via che raccomanda il disciplinamento e la padronanza assoluta del corpo e della mente.

Mircea Eliade, Psicologia della meditazione indiana