25/12/17

Oro, incenso e mirra i doni che curano - Rimedi attuali che vengono dal passato




Oro, incenso e mirra sono i tre doni dei Magi al Bambino Gesù. Sono tre doni dal significato simbolico (oro per la regalità del Bambino nato; incenso a ricordare la sua divinità; mirra, usata per la mummificazione, per parlarci del sacrificio e della morte dell’uomo Gesù), ma sono anche tre rimedi medicamentosi.
INCENSO - L’incenso, conosciuto soprattutto per il suo uso durante le cerimonie religiose e funebri, viene estratto dalla Boswellia, pianta dell'antica medicina ayurvedica. Diverse ricerche (fondamentale quella di Edzard Ernst, pubblicata sul British Medical Journal nel 2008) ci hanno confermato la presenza in questa resina di numerose sostanze chimiche dotate di attività antinfiammatoria. La Boswellia si utilizza ormai da molti anni, ottenendo buoni benefici, nei pazienti con colite ulcerosa, Crohn o altre malattie croniche a carico dei bronchi come delle articolazioni. È ben tollerata e consente anche di ridurre il consumo di farmaci. 

MIRRA -
 La mirra tra i doni dei Magi è forse la sostanza più misteriosa, molti neppure sanno cosa sia. Si tratta di una resina ricavata da una pianta tipica di penisola arabica, Mesopotamia e India (le stesse zone dove è d’altronde presente anche la Boswellia). Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie. Il primo lavoro scientifico italiano sulla mirra è stato pubblicato 15 anni fa, su Nature, da Piero Dolora e dai suoi collaboratori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Firenze, che hanno ben studiato il meccanismo di azione di alcune sostanze chimiche, presenti in questa resina, sui recettori per gli oppioidi, spiegandone così le capacità analgesiche. L'uso tradizionale, confermato da prove cliniche più recenti, ci consente di sfruttarne pienamente non solo le proprietà analgesiche, ma anche le capacità antinfiammatorie e antisettiche - provate da altri studi scientifici - che si rivelano particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee. In Arabia Saudita la mirra viene ancora oggi utilizzata per la cura e la protezione del piede diabetico. Ma mirra e incenso sono stati utilizzati fin dall'antichità come rimedi curativi non solo da singolarmente, ma anche insieme. Il «Balsamo di Gerusalemme», che per la sua attività antinfiammatoria è entrato a far parte di molte recenti farmacopee, è stato formulato, proprio grazie a queste due resine, nel 1719 nella farmacia del monastero di San Salvatore, nella città vecchia di Gerusalemme.
ORO - E l’oro? Se si fosse trattato veramente del prezioso metallo potremmo limitarci a dire che l'oro ha avuto un posto di rilievo nella recente storia della medicina, per la terapia di fondo dell'artrite reumatoide. Ma, invece che di oro, poteva trattarsi della preziosissima polvere di Curcuma, color oro appunto, proveniente sempre dall’Oriente, pregiata sia in cucina, sia nella medicina. Oggi sappiamo che la Curcuma è preziosa perché contiene sostanze antiossidanti particolarmente attive contro i fenomeni infiammatori cronici e nelle varie tappe della trasformazione cancerosa delle cellule. Usata nella pratica clinica su pazienti affetti da psoriasi e da infiammazioni croniche intestinali o reumatiche, la Curcuma suscita sempre maggior interesse tra i ricercatori perché si è visto che può migliorare la risposta di alcuni tumori ai farmaci chemioterapici. Un esempio, tra i tanti, che ci consente oggi di parlare di medicina integrata, piuttosto che di medicina alternativa.
Fabio Firenzuoli - Fonte: corriere.it - 5 gennaio 2012

24/12/17

Gesù di Nazareth †, Vangelo apocrifo di Tommaso - Gv 2


Gesù disse: “Coloro che cercano cerchino finché troveranno. Quando troveranno, resteranno commossi. Quando saranno turbati si stupiranno, e regneranno su tutto.”

Gesù di Nazareth †, Vangelo apocrifo di Didimo Giuda Tommaso, ritrovato nel 1945 fra i manoscritti di Nag Hammadi

Gesù di Nazareth †, Vangelo apocrifo di Tommaso - Gv 3


Gesù disse, “Se i vostri capi vi diranno, ‘Vedete, il Regno è nei cieli’, allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, ‘È nei mari’, allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi.
Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa.”

Gesù di Nazareth †, Vangelo apocrifo di Didimo Giuda Tommaso, ritrovato nel 1945 fra i manoscritti di Nag Hammadi

20/12/17

Il Vangelo secondo Tommaso, Vangelo apocrifo - testo integrale


lIl Vangelo secondo Tommaso (in lingua copta: ⲡⲉ̅ⲩ̅ⲁ̅ⲅⲅ̅ⲉⲗ̅ⲓⲟⲛ̅ ⲡⲕ̅ⲁ̅ⲧⲁ ⲑ̅ⲱ̅ⲙⲁⲥ), noto anche come Vangelo di Tommaso, è un vangelo apocrifo che raccoglie 114 detti di Gesù. La sua data di composizione è dibattuta tra gli studiosi: alcuni lo ritengono contemporaneo dei vangeli sinottici, se non addirittura antecedente a questi, la cui datazione non è posteriore alla fine del I secolo; ma la maggioranza degli studiosi ritiene che sia successivo, in quanto mostrerebbe una dipendenza parziale dai vangeli canonici, e lo datano alla metà del II secolo, nel 140. L'attribuzione pseudepigrafica del vangelo è all'apostolo "Didimo Giuda Tommaso" (sia "Didimo" che "Tommaso" significano "gemello", rispettivamente in greco e aramaico); la visione che emerge dal Vangelo secondo Tommaso è che il Regno di Dio sia già presente sulla Terra e che la luce divina, presente all'interno di tutti gli uomini, può permettere loro di vedere il Regno ed entrarvi.

Il testo completo del vangelo è conservato presso il museo copto del Cairo, in un manoscritto papiraceo in lingua copta scoperto nel 1945 a Nag Hammadi, in Egitto; tale codice, legato con un metodo ora noto come legatura copta, risale al 340 circa. Dopo il suo ritrovamento, gli studiosi si accorsero che tre frammenti separati della versione greca erano stati già ritrovati a Ossirinco, in Egitto, nel 1897. Nel 1903 altri due frammenti furono scoperti a Ossirinco, apparentemente provenienti dalla stessa raccolta di detti che conteneva i frammenti in greco del Vangelo di Tommaso (P. Oxy. I 1; IV 654; IV 655) e datati alla prima metà del III secolo, mentre un ulteriore frammento greco scoperto nel 1905 è stato datato a prima del 200. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Queste sono le parole segrete che Gesù il Vivente ha detto e Didimo Giuda Tommaso ha trascritto.


1. Gesù disse: “Chiunque trova la spiegazione di queste parole non gusterà la morte”.
2. Gesù disse: “Coloro che cercano cerchino finché troveranno. Quando troveranno, resteranno commossi. Quando saranno turbati si stupiranno, e regneranno su tutto.”
3. Gesù disse, “Se i vostri capi vi diranno, ‘Vedete, il Regno è nei cieli’, allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, ‘È nei mari’, allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi.
Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa.”
4. Gesù disse, “L’uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov’è il luogo della vita, e quell’uomo vivrà.
Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt’uno.”
5. Gesù disse, “Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato.
Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato.”
6. I suoi discepoli gli chiesero e dissero, “Vuoi che digiuniamo? Come dobbiamo pregare? Dobbiamo fare elemosine? Quale dieta dobbiamo osservare?”
Gesù disse, “Non mentite, e non fate ciò che odiate, perché ogni cosa è manifesta in cielo. Alla fine, nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato, e nulla di quanto è celato resterà nascosto.”
7. Gesù disse, “Fortunato è il leone che verrà mangiato dall’umano, perché il leone diventerà umano. E disgraziato è l’umano che verrà mangiato dal leone, poiché il leone diventerà comunque umano.”
8. Gesù disse, “L’uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!”
9. Gesù disse, “Vedete, il seminatore uscì, prese una manciata e seminò. Alcuni semi caddero sulla strada, e gli uccelli vennero a raccoglierli. Altri caddero sulla pietra, e non misero radici e non produssero spighe. Altri caddero sulle spine, e i semi soffocarono e furono mangiati dai vermi. E altri caddero sulla terra buona, e produssero un buon raccolto, che diede il sessanta per uno e il centoventi per uno.”
10. Gesù disse, “Ho appiccato fuoco al mondo, e guardate, lo curo finché attecchisce.”
11. Gesù disse, “Questo cielo scomparirà, e quello sopra pure scomparirà.
I morti non sono vivi, e i vivi non morranno. Nei giorni in cui mangiaste ciò che era morto lo rendeste vivo. Quando sarete nella luce, cosa farete? Un giorno eravate uno, e diventaste due. Ma quando diventerete due, cosa farete?”
12. I discepoli dissero a Gesù, “Sappiamo che tu ci lascerai. Chi sarà la nostra guida?”
Gesù disse loro, “Dovunque siate dovete andare da Giacomo il Giusto, per amore del quale nacquero cielo e terra.”
13. Gesù disse ai suoi discepoli, “Paragonatemi a qualcuno e ditemi come sono.”
Simon Pietro gli disse, “Sei come un onesto messaggero.”
Matteo gli disse, “Sei come un filosofo sapiente.”
Tommaso gli disse, “Maestro, la mia bocca è totalmente incapace di esprimere a cosa somigli.”
Gesù disse, “Non sono il tuo maestro. Hai bevuto, e ti sei ubriacato dell’acqua viva che ti ho offerto.”
E lo prese con sé, e gli disse tre cose. Quando Tommaso tornò dai suoi amici questi gli chiesero, “Cosa ti ha detto Gesù?”
Tommaso disse loro, “Se vi dicessi una sola delle cose che mi ha detto voi raccogliereste delle pietre e mi lapidereste, e del fuoco verrebbe fuori dalle rocce e vi divorerebbe.”
14. Gesù disse loro, “Se digiunate attirerete il peccato su di voi, se pregate sarete condannati, e se farete elemosine metterete in pericolo il vostro spirito.
Quando arrivate in una regione e vi aggirate per la campagna, se la gente vi accoglie mangiate quello che vi offrono e prendetevi cura dei loro ammalati.
Dopo tutto, quello che entra nella vostra bocca non può rendervi impuri, è quello che viene fuori dalla vostra bocca che può rendervi impuri.”
15. Gesù disse, “Quando vedrete uno che non è nato da una donna, prostratevi e adoratelo. Quello è il vostro Padre.”
16. Gesù disse, “Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra.
Perché saranno in cinque in una casa: ce ne saranno tre contro due e due contro tre, padre contro figlio e figlio contro padre, e saranno soli.”
17. Gesù disse, “Vi offrirò quello che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito, nessuna mano ha toccato, quello che non è apparso nel cuore degli uomini.”
18. I discepoli dissero a Gesù, “Dicci, come verrà la nostra fine?”
Gesù disse, “Avete dunque trovato il principio, che cercate la fine? Vedete, la fine sarà dove è il principio.
Beato colui che si situa al principio: perché conoscerà la fine e non sperimenterà la morte.”
19. Gesù disse, “Beato colui che nacque prima di nascere.
Se diventate miei discepoli e prestate attenzione alle mie parole, queste pietre vi obbediranno.
Perché vi sono cinque alberi per voi in Paradiso: non mutano, inverno ed estate, e le loro foglie non cadono. Chiunque li conoscerà non sperimenterà la morte.”
20. I discepoli dissero a Gesù, “Dicci com’è il Regno dei Cieli.”
E lui disse loro, “È come un seme di mostarda, il più piccolo dei semi, ma quando cade sul terreno coltivato produce una grande pianta e diventa un riparo per gli uccelli del cielo.”
21. Maria chiese a Gesù, “Come sono i tuoi discepoli?”
Lui disse, “Sono come bambini in un terreno che non gli appartiene. Quando i padroni del terreno arrivano, dicono, ‘Restituiteci il terreno.’ E quelli si spogliano dei loro abiti per renderglieli, e gli restituiscono il terreno.
Per questo motivo dico, se i proprietari di una casa sanno che sta arrivando un ladro staranno in guardia prima che quello arrivi e non gli permetteranno di entrare nella loro proprietà e rubargli i loro averi.
Anche voi, quindi, state in guardia nei confronti del mondo. Preparatevi con grande energia, così i ladri non avranno occasione di sopraffarvi, perché la disgrazia che attendete verrà.
Che fra voi ci sia qualcuno che comprenda.
Quando il raccolto fu maturo, lui arrivò subito con un sacco e lo mieté. Chiunque abbia due buone orecchie ascolti!”
22. Gesù vide alcuni neonati che poppavano. Disse ai suoi discepoli, “Questi neonati che poppano sono come quelli che entrano nel Regno.”
E loro gli dissero, “Dunque entreremo nel regno come neonati?”
Gesù disse loro, “Quando farete dei due uno, e quando farete l’interno come l’esterno e l’esterno come l’interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l’uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno.”
23. Gesù disse, “Sceglierò fra voi, uno fra mille e due fra diecimila, e quelli saranno come un uomo solo.”
24. Dissero i suoi discepoli, “Mostraci il luogo dove sei, perché ci occorre cercarlo.”
Lui disse loro, “Chiunque qui abbia orecchie ascolti! C’è luce in un uomo di luce, e risplende sul mondo intero. Se non risplende, è buio.”
25. Gesù disse, “Amate il vostro amico come voi stessi, proteggetelo come la pupilla del vostro occhio.”
26. Gesù disse, “Voi guardate alla pagliuzza nell’occhio del vostro amico, ma non vedete la trave nel vostro occhio. Quando rimuoverete la trave dal vostro occhio, allora ci vedrete abbastanza bene da rimuovere la pagliuzza dall’occhio dell’amico.”
27. “Se non digiunate dal mondo, non troverete il Regno. Se non osservate il Sabato come Sabato non vedrete il Padre.”
28. Gesù disse, “Ho preso il mio posto nel mondo, e sono apparso loro in carne ed ossa. Li ho trovati tutti ubriachi, e nessuno assetato. Il mio animo ha sofferto per i figli dell’umanità, perché sono ciechi di cuore e non vedono, poiché sono venuti al mondo vuoti, e cercano di andarsene dal mondo pure vuoti.
Ma nel frattempo sono ubriachi. Quando si libereranno dal vino, cambieranno condotta.”
29. Gesù disse, “Se la carne fosse nata a causa dello spirito sarebbe una meraviglia, ma se lo spirito fosse nato a causa del corpo sarebbe una meraviglia delle meraviglie.
Eppure mi stupisco di come questa grande ricchezza si sia ridotta in tale miseria.”
30. Gesù disse, “Dove ci sono tre divinità, esse sono divine. Dove ce ne sono due o una, io sono con lei.”
31. Gesù disse, “Nessun profeta è benvenuto nel proprio circondario; i dottori non curano i loro conoscenti.”
32. Gesù disse, “Una città costruita su un’alta collina e fortificata non può essere presa, né nascosta.”
33. Gesù disse, “Quanto ascolterete con le vostre orecchie, proclamatelo dai vostri tetti ad altre orecchie.
Dopo tutto, nessuno accende una lampada per metterla in un baule, né per metterla in un posto nascosto. Piuttosto, la mette su un lampadario così che chiunque passi veda la sua luce.”
34. Gesù disse, “Se un cieco guida un cieco, entrambi cadranno in un fosso.”
35. Gesù disse, “Nessuno può entrare nella casa di un uomo robusto e prenderla con la forza se prima non gli lega le mani. A quel punto uno può sottrargli la casa.”
36. Gesù disse, “Non vi tormentate, dalla mattina alla sera, al pensiero di cosa indossare.”
37. I suoi discepoli dissero, “Quando ci apparirai, e quando tornerai a visitarci?”
Gesù disse, “Quando vi spoglierete senza vergognarvi, e metterete i vostri abiti sotto i piedi come bambini e li distruggerete, allora vedrete il figlio di colui che vive e non avrete timore.”
38. Gesù disse, “Spesso avete desiderato ascoltare queste parole che vi dico, e non avevate nessuno da cui ascoltarle. Vi saranno giorni in cui mi cercherete e non mi troverete.”
39. Gesù disse, “I Farisei e gli accademici hanno preso le chiavi della conoscenza e le hanno nascoste. Non sono entrati, e non hanno permesso a quelli che volevano entrare di farlo.
Quanto a voi, siate furbi come serpenti e semplici come colombe.”
40. Gesù disse, “Una vite è stata piantata lontano dal Padre. Poiché non è robusta, sarà sradicata a morrà.”
41. Gesù disse, “Chiunque ha qualcosa in mano riceverà di più, e chiunque non ha nulla sarà privato anche del poco che ha.”
42. Gesù disse, “Siate come passanti.”
43. I suoi discepoli gli dissero, “Chi sei tu per dirci queste cose?”
“Non comprendete chi sono da quello che dico.
Invece, siete diventati come i Giudei, che amano l’albero ma odiano i frutti, o amano i frutti ma odiano l’albero.”
44. Gesù disse, “Chiunque bestemmia contro il Padre sarà perdonato, e chiunque bestemmia contro il figlio sarà perdonato, ma chiunque bestemmia contro lo spirito santo non sarà perdonato, né sulla terra né in cielo.”
45. Gesù disse, “L’uva non si coglie dai rovi, né i fichi dai cardi, poiché essi non danno frutti.
I buoni producono bene da quanto hanno accumulato; i cattivi producono male dalla degenerazione che hanno accumulato nei loro cuori, e dicono cose malvagie. Poiché dal traboccare del cuore producono il male.”
46. Gesù disse, “Da Adamo a Giovanni il Battista, fra quanti nacquero da donna nessuno è tanto più grande di Giovanni il Battista da non dover abbassare lo sguardo.
Ma vi dico che chiunque fra voi diventerà un bambino riconoscerà il regno e diventerà più grande di Giovanni.”
47. Gesù disse, “Un uomo non può stare in sella a due cavalli o piegare due archi.
E uno schiavo non può servire due padroni, altrimenti lo schiavo onorerà l’uno e offenderà l’altro.
Nessuno beve vino stagionato e subito dopo vuole bere vino giovane. Il vino giovane non viene versato in otri nuovi, altrimenti si guasta.
Non si cuce un panno vecchio su un abito nuovo, perché si strapperebbe.”
48. Gesù disse, “Se due persone fanno pace in una stessa casa diranno alla montagna ‘Spostati!’ e quella si sposterà.”
49. Gesù disse, “Beati coloro che sono soli e scelti, perché troveranno il regno. Poiché da lì venite, e lì ritornerete.”
50. Gesù disse, “Se vi diranno ‘Da dove venite?’ dite loro, ‘Veniamo dalla luce, dal luogo dove la luce è apparsa da sé, si è stabilita, ed è apparsa nella loro immagine.’
Se vi diranno, ‘Siete voi?’ dite, ‘Siamo i suoi figli, e siamo i prescelti del Padre vivente.’
Se vi chiederanno, ‘Qual è la prova che il Padre è in voi?’ dite loro, ‘È il movimento e la quiete.’ “
51. I suoi discepoli gli dissero, “Quando riposeranno i morti, e quando verrà il nuovo mondo?”
Lui disse loro, “Quello che aspettate è venuto, ma non lo sapete.”
52. I discepoli gli dissero, “è utile o no la circoncisione?”
Lui disse loro, “Se fosse utile, il loro padre genererebbe figli già circoncisi dalla loro madre. Invece, la vera circoncisione nello spirito è diventata vantaggiosa da ogni punto di vista.”
54. Gesù disse, “Beato il povero, perché suo è il regno dei cieli.”
55. Gesù disse, “Chi non odierà suo padre e sua madre non potrà essere mio discepolo, e chi non odierà fratelli e sorelle, e porterà la croce come faccio io, non sarà degno di me.”
56. Gesù disse, “Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto una carcassa, e di chiunque ha scoperto una carcassa il mondo non è degno.”
57. Gesù disse, Il regno del Padre è come un uomo che ha dei semi. Il suo nemico di notte gli ha piantato erbacce fra i semi. L’uomo non ha voluto che i braccianti gli strappassero le erbacce, ma ha detto loro, ‘No, altrimenti per strappare le erbacce potreste finire per strappare anche il grano.’ Poiché il giorno del raccolto le erbacce saranno molte, e saranno strappate e bruciate.”
58. Gesù disse, “Beato l’uomo che si è impegnato e ha trovato la vita.”
59. Gesù disse, “Guardate colui che vive finché vivete, altrimenti potreste morire e poi cercare di scorgere colui che vive, e non ne sareste capaci.”
60. Vide un samaritano che portava un capretto e andava in Giudea. Disse ai suoi discepoli, “Quell’uomo […] del capretto.” Loro gli dissero, “Così che possa ucciderlo e mangiarlo.” Lui disse loro, “Non lo mangerà finché è vivo, ma solo dopo averlo ucciso e ridotto a cadavere.”
Loro risposero, “Non potrebbe fare altrimenti.”
Lui disse loro, “E così pure voi, cercatevi un posto per riposare, o potreste diventare cadaveri e venire mangiati.”
61. Gesù disse, “In due si adageranno su un divano; uno morirà, l’altro vivrà.”
Disse Salomè, “Chi sei tu signore? Sei salito sul mio divano e hai mangiato dalla mia tavola come se qualcuno ti avesse inviato.”
Gesù le disse, “Sono quello che viene da ciò che è integro. Mi sono state donate delle cose di mio Padre.”
“Sono tua discepola.”
“Per questa ragione io ti dico, se uno è integro verrà colmato di luce, ma se è diviso, sarà riempito di oscurità.”
62. Gesù disse, “Io rivelo i miei misteri a coloro che ne sono degni.
Che la vostra mano sinistra non sappia cosa fa la destra.”
63. Gesù disse, “C’era un ricco che aveva molto denaro. Disse, ‘Investirò questo denaro così che io possa seminare, mietere e riempire i miei magazzini con il raccolto, e che non mi manchi nulla.’ Queste erano le cose che pensava in cuor suo, ma quella stessa notte morì. Chi fra voi ha orecchie ascolti!”
64. Gesù disse, “Un uomo organizzò un ricevimento. Quando ebbe preparato la cena, mandò il suo servo a invitare gli ospiti. Il servo andò dal primo e gli disse, ‘Il padrone ti invita.’ E quegli disse, ‘Ci sono dei mercanti che mi devono dei soldi, e vengono da me stasera. Devo andare a dargli istruzioni. Lo prego di scusarmi ma non posso venire a cena.’ Il servo andò da un altro e disse, ‘Il padrone ti ha invitato.’ Quegli disse al servo, ‘Ho comprato una casa, e devo assentarmi per un giorno. Non avrò tempo per la cena.’ Il servo andò da un altro e gli disse, ‘Il padrone ti invita.’ Quegli disse al servo, ‘Un mio amico si sposa, e devo preparargli il banchetto. Non potrò venire. Lo prego di scusarmi se non posso venire.’ Il servo andò da un altro e gli disse, ‘Il padrone ti invita.’ Quegli disse al servo, ‘Ho comprato una proprietà, e sto andando a riscuotere l’affitto. Non potrò venire, Lo prego di scusarmi.’ Il servo ritornò e disse al padrone, ‘Quelli che avevi invitato a cena chiedono scusa ma non possono venire.’ Il padrone disse al servo, ‘Vai per la strada e porta a cena chiunque trovi.’
Acquirenti e mercanti non entreranno nei luoghi del Padre mio.”
65. Lui disse, Un […] uomo possedeva una vigna e l’aveva affittata a dei contadini, così che la lavorassero e gli cedessero il raccolto. Mandò il suo servo dai contadini per farsi consegnare il raccolto. Quelli lo afferrarono, lo picchiarono, e quasi l’uccisero. Poi il servo ritornò dal padrone. Il padrone disse, ‘Forse non li conosceva.’ Mandò un altro servo, e i contadini picchiarono anche quello. Quindi il padrone mandò suo figlio e disse, ‘Forse verso mio figlio mostreranno un qualche rispetto.’ Poiché i contadini sapevano che lui era l’erede della vigna, lo afferrarono e lo uccisero. Chi ha orecchie ascolti!”
66. Gesù disse, “Mostratemi la pietra scartata dai costruttori; quella è la chiave di volta.”
67. Gesù disse, “Quelli che sanno tutto, ma sono carenti dentro, mancano di tutto.”
68. Gesù disse, “Beati voi, quando sarete odiati e perseguitati;
e non resterà alcun luogo, dove sarete stati perseguitati.”
69. Gesù disse, “Beati quelli che sono stati perseguitati nei cuori: sono loro quelli che sono arrivati a conoscere veramente il Padre.
Beati coloro che sopportano la fame, così che lo stomaco del bisognoso possa essere riempito.”
70. Gesù disse, “Se esprimerete quanto avete dentro di voi, quello che avete vi salverà. Se non lo avete dentro di voi, quello che non avete vi perderà.”
71. Gesù disse, “Distruggerò questa casa, e nessuno sarà in grado di ricostruirla […].”
72. Un uomo gli disse, “Dì ai miei fratelli di dividere con me i loro averi.”
Lui disse all’uomo, “Signore, e chi mi ha nominato spartitore?”
Si girò verso i discepoli e disse, “Non sono uno spartitore, vero?”
73. Gesù disse, “Il raccolto è enorme ma i braccianti sono pochi, perciò pregate il mietitore di mandare i braccianti nei campi.”
74. Lui disse, “Signore, sono in molti attorno all’abbeveratoio, ma non c’è nulla nel pozzo.”
75. Gesù disse, “In molti si affollano davanti alla porta, ma sarà il solitario ad entrare nella camera nuziale.”
76. Gesù disse, “Il regno del Padre è come un mercante che ricevette un carico di mercanzia e vi trovò una perla. Il mercante fu accorto; vendette la mercanzia e si tenne solo la perla.
Così anche voi, cercate il tesoro che è eterno, che resta, dove nessuna tarma viene a rodere e nessun verme guasta.”
77. Gesù disse, “Io sono la luce che è su tutte le cose. Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie.
Tagliate un ciocco di legno; io sono lì.
Sollevate la pietra, e mi troverete.”
78. Gesù disse, “Perché siete venuti nella campagna? Per vedere una canna scossa dal vento? E per vedere un uomo vestito in abiti raffinati, come i capi e i potenti? Quelli sono vestiti in panni raffinati, e non sanno cogliere la verità.”
79. Una donna nella folla gli disse, “Fortunato il grembo che ti generò e il seno che ti nutrì.”
Lui le disse, “Fortunati coloro che hanno ascoltato la parola del Padre e l’hanno veramente conservata. Poiché vi saranno giorni in cui direte, ‘Fortunato il grembo che non ha concepito, e il seno che non ha allattato.”
80. Gesù disse, “Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto un cadavere, e chi ha scoperto un cadavere è al di sopra del mondo.”
81. Gesù disse, “Lasciate che chi è diventato ricco regni, e che chi ha il potere vi rinunci.”
82. Gesù disse, “Chi è vicino a me è vicino al fuoco, e chi è lontano da me è lontano dal regno.”
83. Gesù disse, “Le immagini sono visibili alla gente, ma la loro luce è nascosta nell’immagine della luce del Padre. Lui si rivelerà, ma la sua immagine è nascosta dalla sua luce.”
84. Gesù disse, “Quando vedete ciò che vi somiglia siete contenti. Ma quando vedrete le immagini che nacquero prima di voi e che non muoiono né diventano visibili, quanto dovrete sopportare!”
85. Gesù disse, “Adamo è partito da un grande potere e una grande ricchezza, ma non era degno di voi. Perché se fosse stato degno, non avrebbe conosciuto la morte.”
86. Gesù disse, “Le volpi hanno tane e gli uccelli hanno nidi, ma gli esseri umani non hanno un posto dove stendersi e riposare.”
87. Gesù disse, “Quanto è misero il corpo che dipende da un corpo, e quanto è misera l’anima che dipende da entrambi.”
88. Gesù disse, “I messaggeri e i profeti verranno da voi e vi daranno ciò che vi appartiene. Voi, da parte vostra, date loro quello che avete, e dite a voi stessi, ‘Quando verranno a prendere quello che gli appartiene?'”
89. Gesù disse, “Perché sciacquate l’esterno della coppa? Non capite che quello che ha creato l’interno è anche quello che ha creato l’esterno?”
90. Gesù disse, “Venite a me, perché il mio giogo è confortevole e il mio dominio è gentile, e troverete la vostra pace.”
91. Gli dissero, “Dicci chi sei così che possiamo credere in te.”
Lui disse loro, “Voi esaminate l’aspetto di cielo e terra, ma non siete arrivati a comprendere colui che è di fronte a voi, e non sapete come interpretare il momento attuale.”
92. Gesù disse, “Cercate e troverete.
Nel passato, comunque, non vi ho rivelato le cose che allora mi chiedeste. Ora vorrei dirvele, ma voi non le chiedete più.”
93. “Non date le cose sacre ai cani, perché potrebbero gettarle sullo sterco. Non gettate perle ai porci, o potrebbero […].”
94. Gesù disse, “Colui che cerca troverà, e chi bussa entrerà.”
95. Gesù disse, “Se avete denaro, non prestatelo a interesse. Piuttosto, datelo a qualcuno da cui non lo riavrete.”
96. Gesù disse, “Il regno del Padre è come una donna. Prese un po’ di lievito, lo nascose nell’impasto, e ne fece grandi forme di pane. Chi ha orecchie ascolti!”
97. Gesù disse, “Il regno è come una donna che portava una giara piena di farina. Mentre camminava per una lunga strada, il manico della giara si ruppe e la farina le si sparse dietro sulla strada. Lei non lo sapeva; non si era accorta di nulla. Quando raggiunse la sua casa, posò la giara e scoprì che era vuota.”
98. Gesù disse, “Il regno del Padre è come una persona che voleva uccidere un potente. Prima di uscire di casa sfoderò la spada e la infilò nel muro per provare se il suo braccio riusciva a trapassarlo. Poi uccise il potente.”
99. I discepoli gli dissero, “I tuoi fratelli e tua madre sono qui fuori.”
Lui disse loro, “Quelli che fanno il volere del Padre mio sono i miei fratelli e mia madre. Sono quelli che entreranno nel regno di mio Padre.”
100. Mostrarono a Gesù una moneta d’oro e gli dissero, “Gli uomini dell’imperatore romano ci chiedono le tasse.”
Lui disse loro, “Date all’imperatore quello che è dell’imperatore, date a Dio quello che è di Dio, e date a me quel che è mio.”
101. “Chiunque non odia padre e madre come me non può essere mio discepolo, e chiunque non ama padre e madre come me non può essere mio discepolo. Poiché mia madre […], ma la mia vera madre mi ha dato la vita.”
102. Gesù disse, “Maledetti i Farisei! Sono come un cane che dorme nella mangiatoia: il cane non mangia, e non fa mangiare il bestiame.”
103. Gesù disse, “Beati quelli che sanno da dove attaccheranno i ribelli. Possono organizzarsi, raccogliere le risorse imperiali, ed essere preparati prima che i ribelli arrivino.”
104. Dissero a Gesù, “Vieni, oggi preghiamo, e digiuniamo.”
Gesù disse, “Quale peccato ho commesso, o di quale impurità mi sono macchiato? Piuttosto, quando lo sposo lascia la camera nuziale, allora lasciate che la gente digiuni e preghi.”
105. Gesù disse, “Quando farete dei due uno diventerete figli di Adamo, e quando direte ‘Montagna, spostati!’ si sposterà.”
107. Gesù disse, “Il regno è come un pastore che aveva cento pecore. Una di loro, la più grande, si smarrì. Lui lasciò le altre novantanove e la cercò fino a trovarla. Dopo aver faticato tanto le disse, ‘Mi sei più cara tu di tutte le altre novantanove.'”
108. Gesù disse, “Chi berrà dalla mia bocca diventerà come me; io stesso diventerò quella persona, e tutte le cose nascoste gli si riveleranno.”
109. Gesù disse, “Il regno del Padre è come una persona che aveva un tesoro nascosto nel suo campo ma non lo sapeva. E quando morì lo lasciò a suo figlio. Il figlio non ne sapeva nulla neanche lui. Diventò proprietario del campo e lo vendette. L’acquirente andò ad arare, scoprì il tesoro, e cominciò a prestare denaro a interesse a chi gli pareva.”
110. Gesù disse, “Lasciate che chi ha trovato il mondo, ed è diventato ricco, rinunci al mondo.”
111. Gesù disse, “I cieli e la terra si apriranno al vostro cospetto, e chiunque è vivo per colui che vive non vedrà la morte.”
Non dice Gesù, “Di quelli che hanno trovato se stessi, il mondo non è degno?”
112. Gesù disse, “Maledetta la carne che dipende dall’anima. Maledetta l’anima che dipende dalla carne.”
113. I suoi discepoli gli chiesero, “Quando verrà il regno?”
“Non verrà cercandolo. Non si dirà ‘Guarda, è qui!’, oppure ‘Guarda, è lì!’ Piuttosto, il regno del Padre è sulla terra, e nessuno lo vede.”

18/12/17

Le anime belle parlano la stessa "lingua"in tutto il mondo, Vittorio Zanini

Viaggiando mi sono reso conto che le anime belle parlano la stessa "lingua"in tutto il mondo; hanno un modo di vivere e di pensare comune che va oltre i confini geografici e le barriere linguistiche e culturali. Pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza, quando ci si incontra, basta veramente poco per riconoscersi, a volte anche solo uno sguardo.

Vittorio Zanini

17/12/17

Perché si scrive, di Anaïs Nin


Perché si scrive è una domanda a cui posso rispondere facilmente, dato che me lo sono chiesto così spesso. Penso che un autore scriva perché ha bisogno di creare un mondo in cui poter vivere. Io non potrei mai vivere in nessuno dei mondi che mi sono stati offerti: il mondo dei miei genitori, il mondo della guerra, il mondo della politica. Dovevo crearne uno tutto mio, come un luogo, una regione, un’atmosfera in cui poter respirare, regnare e ricrearmi quando ero spossata dalla vita. Questa, credo, è la ragione di ogni opera d’arte.
L’artista è l’unico a sapere che il mondo è una creazione individuale, che c’è una scelta da fare, una selezione. É una materializzazione, un’incarnazione del suo mondo inferiore. Quindi spera di attirarvi altri. Spera di riuscire a imporre il suo modo di vedere le cose e di poterlo condividere con altri. E quando non riesce a raggiungere questa seconda fase, l’artista continua tuttavia coraggiosamente a tentare.
Pochi momenti di comunicazione con il mondo valgono la pena, perché è un mondo per altri, un’eredità per altri, un dono.
Ma scriviamo anche per accrescere la nostra consapevolezza della vita. Scriviamo per lusingare e incantare e consolare altri.
Scriviamo per fare ” serenata ai nostri amanti. Scriviamo per gustare la vita due volte, nell’istante presente e nel ricordo.
Scriviamo, come Proust, per rendere tutto eterno, e per convincere noi stessi che è eterno. Scriviamo per poter trascendere la nostra vita, per arrivare al di là di essa. Scriviamo per insegnare a noi stessi a parlare con gli altri, per testimoniare il viaggio nel labirinto.
Scriviamo per ampliare il nostro mondo quando ci sentiamo soffocati, o limitati, o soli. Scriviamo come gli uccelli cantano, come il selvaggio danza i suoi rituali. Se nella scrittura non respiri, se non piangi, se non canti, allora non scrivere, perché la nostra cultura non contempla alcuna utilità per la scrittura. Quando non scrivo, sento che il mio mondo si restringe. É come se fossi in prigione. Sento che ho perso il mio fuoco e il mio colore. Deve essere una necessità, come il mare ha bisogno di incresparsi, e io questo lo chiamo respirare.

Anaïs Nin, La mistica del sesso

14/12/17

Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia

A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento. Ai pazzi per amore, ai visionari, a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno. Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti. Agli uomini di cuore, a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro. A tutti quelli che ancora si commuovono. Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni. A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato. Ai poeti del quotidiano. Ai “vincibili” dunque, e anche agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo. Agli eroi dimenticati e ai vagabondi. A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali, ancora si sente invincibile. A chi non ha paura di dire quello che pensa. A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà. A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione. A tutti i cavalieri erranti. In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene… a tutti i teatranti.
Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia

Francesco Guccini, Don Chisciotte


[ Don Chisciotte ] Ho letto millanta storie di cavalieri erranti, di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza. Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia, ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia; proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto: vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso, e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello, ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo ! Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante, colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte, com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte... [ Sancho Panza ] Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore, contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore... E' la più triste figura che sia apparsa sulla Terra, cavalier senza paura di una solitaria guerra cominciata per amore di una donna conosciuta dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta, ma credendo di aver visto una vera principessa, lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa. E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere, non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini... E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello: io che sono più realista mi accontento di un castello. Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza, quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza... [ Don Chisciotte ] Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora, solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora: per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri ! L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo, anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo, ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa il nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa... [ Sancho Panza ] A proposito di questo farsi d'ombra delle cose, l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese le ha attaccate come fossero un esercito di Mori, ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori era chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore ? Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore, credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane il solo metro che possiedo, com'è vero... che ora ho fame ! [ Don Chisciotte ] Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista, ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista, l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna, preferisco le sorprese di quest'anima tiranna che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti, ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti. Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire, ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire... [ Sancho Panza ] Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente, ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia, riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ? In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, dove regna il "capitale", oggi più spietatamente, riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ? [ Don Chisciotte ] Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ? Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà ? [ Insieme ] Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte: siamo i "Grandi della Mancha", Sancho Panza... e Don Chisciotte !

Francesco Guccini, Canzone di notte n 3



Esistenza, che stai qui di contrabbando, come un ladro sempre pronta per fuggire, ogni età chiude in sé i crismi dello sbando, sbaglio e intuire, coi suoi giochi di carambola e rimando, prendere e offrire, ma si muoia solo un po' di quando in quando, ma sia poco a poco che si va a morire... Ogni giorno è un altro giorno regalato, ogni notte è un buco nero da riempire, ma per quanto non l' ho mai visto colmato, così per dire, resta solo l' urlo solito gridato, tentare e agire, ma si pianga solo un po' perchè è un peccato e si rida poi sul come andrà a finire... Lo capisco se mi prendi per le mele, ma ci passo sopra, gioco e non mi arrendo, ogni giorno riapro i vetri e alzo le vele, se posso prendo, quando perdo non sto lì a mandar giù fiele e non mi svendo e poi perdere ogni tanto ci ha il suo miele e se dicono che vinco stan mentendo perchè quelle poche volte che busso a bastoni, mi rispondono con spade o con denari, la ragione diamo e il vincere ai coglioni, oppure ai bari, resteremo sempre a un punto dai campioni (tredici è pari), ma si perda perchè siam tre volte buoni e si vinca solo in sogni straordinari... Ah, quei sogni, ah, quelle forze del destino che chi conta spingerebbe a rinnegare, ci hanno detto di non fare più casino, non disturbare: canteremo solo in modo clandestino, senza vociare, poi ghignando ce ne andremo pian pianino per sederci lungo il fiume ad aspettare... Quello che mi gira in testa questa notte son tornato, incerta amica, a riferire, noi immergenti, noi con fedi ed ossa rotte, lasciamo dire: ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte per scomparire... Noi, se si muore solo un po' chi se ne fotte, ma sia molto tardi che si va a dormire...
Francesco Guccini, Canzone di notte n 3

13/12/17

Il curioso caso di Benjamin Button, Monologo sulla vita


Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto,
per essere quello che vuoi essere.
Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi.
Puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo.
Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio.
Spero che tu viva tutto al meglio.
Spero che tu possa vedere cose sorprendenti.
Spero che tu possa avere emozioni sempre nuove.
Spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi.
Spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita.
E se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.


Il curioso caso di Benjamin Button, Monologo sulla vita

Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio


Allora questa è la fine, ma è anche l’inizio di una storia che è la mia vita e di cui mi piacerebbe ancora parlare con te per vedere insieme se, tutto sommato, c’è un senso.
È la mia vecchia teoria: se diventi un esperto di formiche capisco il mondo. Se ti dedichi con compassione, con amore, con tanto ‘culo sulla seggiola’ a qualsiasi soggetto, arrivi a capire il mondo.
La verità è una terra senza sentieri. Cammini, trovi. Non c’è chi ti dice ‘Guarda, il sentiero per la verità è quello’. Non sarebbe la verità.

Se rimani nel conosciuto non scoprirai niente di nuovo.
Ci vuol coraggio, ci vuole determinazione, ci vuole fantasia, ma le possibilità ci sono. Non è che tutte le porte sono chiuse, che il mondo è già tutto sprangato e i posti sono già presi dagli altri. Ma per nulla!
Io trovo che la cosa più bella che un giovane possa fare è di inventarsi un lavoro che corrisponde ai suoi talenti, alle sue aspirazioni, alla sua gioia, e senza quella arrendevolezza che sembra così necessaria per sopravvivere.
‘Ah ma io non posso perché..’
Tutti possono. Ma capisci quello che dico? Bisogna inventarselo! Ed è possibile, possibile, possibile.
Mi piaceva pensare che i problemi dell’umanità potessero essere risolti un giorno da una congiura di poeti: un piccolo gruppo si prepara a prendere le sorti del mondo perché solo dei poeti ormai, solo della gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente.
Ed è questo di cui avremmo bisogno oggi:pensare diversamente.

Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio

11/12/17

Elli Michler, Ti auguro tempo


Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

Elli Michler, Ti auguro tempo

10/12/17

Tiziano Terzani, Il kamikaze della pace




In questo lungo video Tiziano Terzani é raccontato attraverso diverse interviste filmate ed i video di alcuni suoi interventi per la pace in alcune scuole italiane e svizzere. Terzanici spiega perchè dobbiamo cambiare rotta nella nostra vita, e come dobbiamo farlo. Una critica radicale e impietosa alla modernità desacralizzata del consumismo e della tecnologia fine a se stessa. E ci porta in dono i suoi lunghi anni di viaggi e soggiorni all'estero da cui ci racconta il senso profondo di altre vite e altre culture da lui conosciute e in un certo senso vissute in prima persona. Una complessa visione figlia dell'esperienza espressa con semplicità e chiarezza estrema con le parole di chi é in grado di compiere una sintesi della propria vita e dolcemente ci suggerisce anche come arrivarci. Un video non scontato che si può prestare a molte benefiche riflessioni.

08/12/17

A piedi da Santiago de Compostela a Gerusalemme per portare un messaggio di pace


Un gruppo di ragazzi di diverse nazionalità; italiani, portoghesi, spagnoli, francesi e cileni, con due asinelli, un cagnolino e un topino bianco, partiti più di 6 mesi fa.

Si tratta di un pellegrinaggio iniziato lo scorso 15 marzo. Un tragitto di 6.500 chilometri per un periodo di 18-24 mesi.


Marcha Por La Paz : Santiago-Roma-Jerusalem

Che cos'è Marcha Por La Paz?

Coscienti della capacità di modellare la nostra realtà attraverso la vibrazione del nostro cuore, attraverso i nostri pensieri e le azioni, vi proponiamo una domanda:

A quali sogni stai dando vita, contribuendo ala versione migliore possibile di te stesso e il mondo intorno a te?

15 marzo 2017 un gruppo di 12 persone di diverse nazionalità partito da Santiago de Compostela e ha iniziato a camminare verso Roma e Gerusalemme, in marcia per oltre 18 mesi e 6.500 km. Questo è il Cammino di Santiago, unito alla "Via Francigena", parte di una antica rete di strade tessute in Europa, ora noto come "Via Gerusalemme", che collega Santiago, Roma e Gerusalemme. Questo è stato fatto per i pellegrini, perche 'il messaggio più importante: il messaggio di Pace.

'Santi-Ago (śāntiḥ: pace in Sanscrito) - Roma (al contrario Amor) - Jeru-Salam (Salaam: pace in arabo)'

Il proposito di questa marcia è quello di fare una dichiarazione: * "Per cambiare il mondo, è necessario avere il coraggio di cambiare se stessi. Per avere la pace, si deve essere la pace. "Abbiamo marciato dall'unione dell'umanità attraverso l'amore e il rispetto, la responsabilità e la libertà; Vivendo e creando da parte dei nostri cuori, fluendo attraverso gli inevitabili cambiamenti di vita, sementi di coscienza in noi stessi e gli altri, concentrandosi sulle competenze condivisione, l'ascolto, l'amore, la gratitudine, quali i fratelli sorelle che tutti siamo.

Questo è il nostro esperimento per cercare di essere la pace che desideriamo nel mondo, oltre a collaborare in modo creativo in un gruppo con diverse fonti ed esperienze, condividendo l'amore che tutti noi abbiamo in molti modi. L'obiettivo è il nostro viaggio alla scoperta di sé, libertà e unità, siamo in grado di ispirare un movimento verso un mondo più noto e armonico.

Siamo consapevoli che ci sono altri gruppi e individui che lavorano per la stessa missione; Ora è il momento di unire e assumersi la responsabilità delle nostre azioni e la salute del nostro pianeta ...
Invitiamo tutti a questa collaborazione per ispirare positivamente chi sono pronti per un cambiamento globale.

Le nostre attività e le pratiche quotidiane sono in continua evoluzione, dal momento che questo è più di una marcia:

-Arte, musica, espressione 
-Natura 
-Connessione e collaborazione 
-Meditazione e Yoga 
-Responsabilità e Rispetto


Perché Camminare?

Questo è più lungo che un lungo viaggio. Si pensa in gioco elementi ed emotivi dentro di sé, con altre persone, con l'ambiente, un costante cambiamento che crea un'esperienza unica.

Camminare gli stessi sentieri che sono stati percorsi da migliaia di anni ha un grande significato simbolico. Si connette il passato con il presente, dando luogo alla creazione di un nuovo spazio all'interno di se stessi sia per la crescita fisica e spirituale. Questo costante cammino attraverso vecchie strade, le città piccole o grandi, belle spiagge, fresche valli e città iconiche porta ad una continua espansione e apprendimento. Rompendo la barriera del solo 'vedere', vivendo ogni spazio dove passiamo, condividendo momenti magici con persone diverse ogni giorno, per riconoscere la ricchezza che esiste in uno scambio di esperienze con persone di cultura diversa, differenti ancora di vita ed età ... tutto fa parte del grande processo di apprendimento per sintonizzarci con gli altri e con la natura.

Fisicamente, sopportare lo stress e aumentare il flusso di sangue, tra gli altri effetti positivi. L'atto di camminare comporta un'auto-conoscenza di se stessi, una consapevolezza fisica e mentale, un grande aiuto per raggiungere la pace interiore, e creare una connessione con la natura e noi stessi, che ci assicura vivere la vita in modo più sano e armonioso!

E 'il momento di prendersi cura del nostro patrimonio, un sentire il nostro potere e comprendere che in ogni momento stiamo creando il nostro futuro con ogni pensiero, sentimento e azione. Unendo la nostra energia, puoi davvero cambiare i nostri sogni e ideali in realtà.

"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". 

-Mahatma Gandhi




"Un sogno che si fa da soli è solo un sogno. Un sogno che sogniamo insieme è la realtà. ” 

-John Lennon