31/12/15

Siamo Fatti Cosi




Roberto "freak" Antoni, grazie alla sua irriverente ironia, ci conduce attraverso le contraddizioni del proibizionismo in materia di droghe. Il risultato è un documentario che grazie a pareri autorevoli di avvocati, medici, operatori sociali e della gente comune, cerca di riflettere su un argomento molto complesso come quello delle sostanze stupefacenti e dell' impatto che queste hanno sulla società.

09/12/15

Rabih Abou khalil, Blue camel - Sahara di Vittorio Zanini





Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia, non si vede nulla, non si sente nulla, e tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.


Antoine de Saint Exupery, il piccolo Principe

Musica: Rabih Abou khalil, Blue camel - Sahara


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Il Deserto del Sahara (dalla parola araba الصحراء, sahrā', "deserto") è il più vasto deserto della Terra, con una superficie di 9.000.000 chilometri quadrati. Attraversato dal Tropico del Cancro (23°27' latitudine nord), si trova nell'Africa settentrionale, tra 16° di longitudine ovest e 35° longitudine est. Si estende dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso per una lunghezza di circa 4000 km, con l'unica interruzione della Valle del Nilo, e per una larghezza 1500-2000 km dal Mediterraneo fino alle regioni centrali dell'Africa, dove il passaggio da deserto a savana è a volte assai incerto e stabilito da fattori di ordine climatico. Il Sahara non ha un aspetto uniforme, si identificano infatti diversi tipi di paesaggio: l'hammada, deserto di roccia nuda, liscia, incisa e lavorata dai venti che forma acute e taglienti schegge, il serir, formato da uno strato di ciottoli e ghiaia e l'erg, chiamato anche idean, nel Sahara centrale, formato dalle caratteristiche dune di sabbia. Nel Sahara mancano totalmente corsi d'acqua e quindi l'idrografia è rappresentata da una rete di valli disseccate e di fiumi fossili (arabo widyān, pl. di wādī, "fiume" o "letto del fiume") orientati verso il Niger, il Ciad, e il Nilo, nei quali scorre l'acqua solo in caso di piogge eccezionalmente abbondanti. Ricchissima è invece la circolazione sotterranea alimentata da numerose falde poste a diverse profondità che danno origine alla grande maggioranza delle oasi. La caratteristica fondamentale del Sahara è la siccità: le precipitazioni sono ben al di sotto dei 100 mm annui. Elevatissima è l'evaporazione, fortissimo il riscaldamento diurno e intensa l'irradiazione notturna che provocano ampie oscillazioni termiche (fino a 25 °C-30 °C). Le temperature diurne raggiungono punte molto alte, mentre le piogge, soprattutto in alcune regioni, mancano del tutto. Una particolarità del clima del Sahara sono i venti desertici, che prendono vari nomi: ad esempio simùn, harmattan, khamsin, ghibli. Il 18 febbraio del 1979 per mezz'ora il Sahara vide la neve. Le polveri sahariane Il trasferimento di materiale desertico verso l'Europa è uno dei fenomeni più caratteristici del Sahara, e produce effetti facilmente constatabili, come ad esempio la presenza di sabbia in un vento di scirocco oppure le piogge "rosse" o infine l'apporto di elementi come il ferro e il fosforo che inducono la crescita di alghe marine, e persino in grado di apportare alterazioni nell'ambiente. Dune in movimento nel Tadrart Acacus Già nell'antichità Aristotele osservò la presenza, nel vento del Sud, di grande quantità di terra (Meteorologia, 358a, 28 ss.), mentre in epoca moderna il primo caso ben documentato fu la cosiddetta "pioggia di sangue", accaduta nel 1901 e che coinvolse anche il territorio della Germania settentrionale. L'intera Europa è interessata dal fenomeno, che si spinge ben oltre i Paesi mediterranei, per raggiungere anche quelli scandinavi. Le cause del trasporto di polvere verso l'Europa sono fondamentalmente due: una è diretta e avviene a causa di una pressione sulla Spagna e sulla Francia che spinge l'aria calda e secca dal Nordafrica verso il mediterraneo; talvolta questa corrente di aria viene sollevata al di sopra di quella mediterranea, più fredda, e riesce in questo modo a raggiungere distanze lontane, fino all'Europa del Nord; il trasferimento indiretto avviene quando in un primo tempo la sabbia viene deviata verso est a causa di una depressione o verso ovest a causa di un anticiclone, e in un secondo tempo ritorna verso il centro del Mediterraneo. Il fenomeno delle "polveri sahariane" è un campanello di allarme sull'incidenza negativa, anche dell'uomo, sull'ambiente e sul clima, dato che si ipotizza che il 50% delle polveri provenga da territori "alterati" a causa dell'erosione, dello sfruttamento e della deforestazione. Flora Oasi in Libia La flora del Sahara non è molto varia; in alcune zone la vita vegetale manca completamente, in altre la vegetazione ha subito alcune variazioni che la hanno resa adatta a sopportare il clima della regione. L'estremità meridionale è ricoperta da savane, quella settentrionale da steppa mediterranea. Numerose, fra le piante, le artemisie, le salsolacee e qualche graminacea (stipe) e soprattutto cespugli xerofili (Zizyphus, Pistacia, Tamarix, Retama, Calligonum, Acacia, Rhus). Una voce a parte meritano le oasi in cui crescono palme da dattero, agrumi, miglio, ortaggi, orzo, frutta, erbe aromatiche. [modifica] Fauna La fauna, al contrario di quanto l'ambiente lascia pensare, è molto numerosa: gli animali hanno sviluppato, col passare del tempo, strategie che li aiutano a conservare acqua e a sopportare il caldo. L'animale simbolo del Sahara è, senza dubbi, il dromedario, parente del cammello asiatico e del lama. Questo animale è stato molto importante per i beduini ed i Tuareg, che ne utilizzavano tutto: carne, latte, pelle, grasso e veniva anche cavalcato e usato come animale da soma (come il lama nelle Ande). Tre dromedari che brucano Un altro mammifero presente in questo deserto è l'addax, un'antilope a grave rischio di estinzione, che però sta, fortunatamente, aumentando (grazie anche agli zoo). Altre antilopi presenti sono la gazzella dorcas, una piccola gazzella molto veloce (fino a 65 km/h) e l'orice dalle corna a sciabola, un orice estinta in natura, anche se sono in progetto numerosi programmi di reintroduzione in tutto il Sahara. Sono numerosi i canidi: volpi di Rüppell, volpi pallide e i famosi fennec, che, ultimamente, vengono usati come animali domestici. Nel Sahara, c'è ancora qualche piccola colonia di licaoni, canidi molto socievoli: nella caccia, un ruolo importante è svolto proprio dalla cooperazione e dall'altruismo. A dicembre 2010, sono stati fotografati alcuni ghepardi dell'Africa nord-occidentale, una sottospecie di ghepardo a rischio d'estinzione. Tra i rettili, numerosi sono i serpenti, tra cui vanno ricordati la  ceraste cornuta, che si muove in modo inconfondibile, strisciando lateralmente per diminuire il contatto con la sabbia rovente, e il cobra egiziano, serpente velenoso lungo fino a 3 metri. Sono presenti anche dei varani, come quello del deserto, e nelle oasi della Mauritania anche qualche coccodrillo. Altri animali sono lo struzzo e alcuni scorpioni, come lo scorpione giallo. [modifica] Popolazione L'antica città di Ghadames in Libia è progettata per combattere le terribili temperature del Sahara. Le case sono costruite in fango, calce e tronchi di palma con passaggi coperti tra loro per offrire un buon riparo contro il calore estivo Da un punto di vista etnico, il Sahara rappresenta la zona di separazione tra la etnia bianca dell'area mediterranea e quella nera dell'Africa centrale, che tuttavia, con continue correnti migratorie, si sono spesso fuse fra loro. Popoli caratteristici del Sahara sono i Tebu, assai ridotti numericamente e stanziati nel Sahara centrale, dall'oasi di Cufra fino al Tibesti, e i Tuareg, nomadi, dell'Algeria meridionale e del Fezzan libico. Nelle oasi settentrionali vivono Berberi e Arabo-Berberi sedentari e in quelle meridionali anche gruppi di Sudanesi. La densità della popolazione del Sahara è molto varia e mentre vastissime aree sono disabitate, nelle oasi si raggiungono i massimi valori. La religione prevalente è quella islamica. Economia La scoperta nel sottosuolo del Sahara di ingenti ricchezze minerarie ha cambiato radicalmente l'economia dei paesi sahariani. I principali prodotti sono: minerali di ferro e rame nel Sahara occidentale, giacimenti petroliferi e metaniferi nel Sahara centrale, e infine, cromo, manganese, platino, diamanti e sodio. La scoperta di idrocarburi ha portato alla costruzione di numerosi oleodotti per il loro trasporto fino ai centri di raffinazione e di imbarco, ponendo al fianco dei tradizionali prodotti dell'agricoltura (datteri) e della pastorizia (pelli) quelli del sottosuolo. I trasporti attraverso il deserto, un tempo molto ardui e faticosi, affidati unicamente alle carovane che portavano ai paesi mediterranei prodotti ricercatissimi provenienti dall'Africa centrale (avorio, penne di struzzo, schiavi), sono ora risolti grazie alle linee aeree, mentre poco sviluppate sono le comunicazioni ferroviarie e quelle stradali che seguono le antiche carovane. Preistoria e arte rupestre Incisione rupestre nella regione libica del Tadrart Acacus. Il Sahara fu abitato fin dalla preistoria come dimostrano i resti di industria litica del Paleolitico, Neolitico, Pleistocene, Olocene e persino del periodo acheuleano, anche se il tipo di industria predominante appartiene al periodo ateriano. Numerose sono le pitture e le incisioni rupestri che danno una interessante testimonianza sulla fauna e sulle genti che un tempo abitarono il deserto. Il nascere della pittura rupestre si può collocare nel Neolitico e si può distinguere in due fasi, l'una pre-camelica (anteriore all'introduzione del dromedario), naturalistica e assai raffinata, l'altra di epoca camelina schematica e scadente. Anticamente, il Sahara non era un deserto: circa 30.000 anni fa, le sue montagne erano coperte di rigogliose foreste, la sua fauna era molto ricca, e i popoli che vi abitavano si dedicavano alla caccia e all'allevamento del bestiame. Tra i soggetti rappresentati si notano spesso animali tipici della fauna tropicale da cui si deduce che anticamente il Sahara ebbe un clima diverso. Le migliori iscrizioni si trovano a Zenaga (Grande Atlante) e presso il wadi Geràt (Tassili n'Ajjer), nel Tibesti, nel Tassili e nell'Ahaggar (Hoggar). Fra le pitture rupestri del Sahara si sono scoperte le più antiche rappresentazioni oggi note di funghi allucinogeni, allora molto probabilmente assunti dalle popolazioni locali in rituali sacri. 

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

07/12/15

Giordania, foto e video di Vittorio Zanini - Musica: Dhafer Youssef, La priere de l'absent

La Giordania ([ʤorˈdanja]) o Regno Hascemita di Giordania (in araboالمملكة الأردنية الهاشمية‎, al-Mamlaka al-Urdunniyya al-Hāshimiyya) è uno Stato del Vicino Oriente (Asia). Confina a nord con la Siria, a nord-est con l'Iraq, a sud-est e a sud con l'Arabia Saudita, a sud-ovest è bagnata dal Mar Rosso, a ovest con Israele, il territorio palestinese della Cisgiordania e il mar Morto.
È indipendente dal 1946 e la sua forma di governo è la monarchia costituzionale. Il re attuale è ʿAbd Allāh II, figlio di Husayn, morto nel 1999.

              Giordana 2009 - Fotografie di Vittorio Zanini





Dhafer Youssef, La priere de l'absent - Giordania: Aqaba, Petra, Amman, Jerash - Fotografie di Vittorio Zanini



Aqaba







Petra


































Amman







Jerash














Wadi Rum







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Giordania
Giordania – BandieraGiordania - Stemma
(dettagli)(dettagli)
"Iddio, Patria, Re"
Giordania - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRegno Hascimita di Giordania
Nome ufficialein araboالمملكة الأردنية الهاشمية
Lingue ufficialiarabo
CapitaleAmman  (4.008.000ab. (2016) ab.)
Politica
Forma di governoMonarchia costituzionale
ReʿAbd Allāh II di Giordania
Primo ministroOmar Razzaz
Indipendenza25 maggio 1946 dal Regno Unito
Ingresso nell'ONU14 dicembre 1955
Superficie
Totale89.342 km² km² (110º)
% delle acque0,01%
Popolazione
Totale9.456.000 ab. (2016) ab. (2012) (105º)
Densità73 ab./km²
Tasso di crescita-0,965% (2012)[1]
Nome degli abitantigiordani
Geografia
ContinenteAsia
ConfiniSiriaIraqArabia SauditaIsraeleStato di Palestina
Fuso orarioUTC +2
Economia
ValutaDinaro giordano
PIL (nominale)40 487[2] milioni di $ (2017) (91º)
PIL pro capite(nominale)5 678 $ (2017) (91º)
PIL (PPA)89 555 milioni di $ (2017) (88º)
PIL pro capite(PPA)12 487 $ (2017) (94º)
ISU (2016)0,741 (alto) (86º)
Fecondità3,4 (2016)[3]
Varie
Codici ISO 3166JO, JOR, 400
TLD.joالاردن.
Prefisso tel.+962
Sigla autom.HKJ
Inno nazionaleAl-salām al-maliki al-urdunnī (Salute al re di Giordania)
Festa nazionale25 maggio
Giordania - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedentePalestine-Mandate-Ensign-1927-1948.svg Mandato britannico della Palestina

Geografia

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Giordania.
Situata nella regione storica della Mezzaluna fertile, la Giordania è in gran parte costituita da deserti e ampi altopiani. Si può dividere in tre zone principali: la Valle del Giordano, l'altopiano della Transgiordania e il deserto.
L'altopiano della Transgiordania corrisponde alla zona dove sono situati i principali centri urbani, AmmanZarqāʾIrbid, e Karak, ed è il luogo di maggior interesse turistico vista la presenza dei più importanti siti archeologici come JerashKarakMadaba e Petra, una delle sette meraviglie del mondo moderno.
La regione desertica occupa circa i due terzi del Paese, in questa zona, si trova la cima più alta della Giordania, il Jebel Rum alto 1754 m. Il più alto monte della Giordania secondo il SRTM è il monte Jebel Umm al-Dami, di circa 1830 m., al confine con l'Arabia Saudita.
Montagne: Jebel Umm al-Dami, Jebel Rum, Nebo.
Deserti: Deserto siriaco.

Idrografia


Il fiume Giordano fa da confine con Israele ed è l'unica vera risorsa d'acqua superficiale.
L'unico fiume di rilievo è il Giordano, storicamente conteso con Israele, che sfocia nel Mar Morto. Lo sbocco meridionale sul mar Rosso ha come porto principale ʿAqaba.

Vasca di acqua nel deserto per irrigare le nuove coltivazioni.
I più grandi affluenti del fiume Giordano sono lo Yarmuk e lo Zarqa.
Il lago più esteso del paese è il Mar Morto.
L'unico mare confinante con la Giordania è il Mar Rosso.

Clima

Il clima è di tipo mediterraneo nelle regioni ad ovest e nord della Valle del Giordano, con inverni mediofreddi e umidi ed estati calde e asciutte, raggiungendo temperature che superano i 35 °C. Occasionalmente in inverno è presente la neve. Le precipitazioni piovose raggiungono circa i 600 mm annui. Nelle regioni desertiche del sud e del sud-est invece il clima è prevalentemente arido. Le precipitazioni sono scarse, inferiori ai 50 mm, le estati sono bollenti con temperature che superano i 40 °C e durante il periodo invernale arrivano i venti freddi provenienti dall'Asia.

Popolazione

Demografia


La popolazione giordana dal 1960 al 2005.
La Giordania ha una popolazione di circa 5,9 milioni di abitanti, di cui il 95% è composto da arabi, che vengono distinti in arabi giordani (55% circa della popolazione) e "arabi palestinesi" (circa il 40%), arrivati in Giordania in conseguenza delle guerre arabo-israeliane del 1948 e del 1967.
Il restante 5% della popolazione è composto principalmente da circassiarmenicecenidom[5] e curdi.
Non è ancora stato stabilito con chiarezza il numero di libanesi arrivati in Giordania durante e dopo la guerra del 2006.

Lingue

La lingua ufficiale del Regno è l'arabo, ma l'uso dell'inglese è molto diffuso in ambito governativo, culturale e sociale. Entrambe le lingue sono obbligatorie nelle scuole pubbliche e private. Il francese è insegnato in alcune scuole (sia pubbliche che private), ma non è obbligatorio. L'armeno e le lingue caucasiche sono diffuse tra i membri delle minoranze sopra citate.

Religioni

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Giordania.

Una chiesa di Amman.
Secondo le stime del 2001 il 92% della popolazione giordana è composta da musulmanisunniti e il 6% da cristiani, (in maggioranza greci-ortodossi, ma anche cattolici, ortodossi-siriani, coptiarmeniapostolici e protestanti).
Vi è inoltre una piccola minoranza drusa nella città di Zarqa e presso l'oasi di Azraq.
Nel villaggio di ʿAdasiyya vi è invece una piccola comunità Bahá'í.[6]

Storia

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Storia della Giordania.

El Khasneh al Faroun(letteralmente: "Tesoro del Faraone"), nel sito archeologico di Petra.

Ordinamento dello Stato

Suddivisioni amministrative


La primavera ad Amman.

Le montagne di Jerash.
La Giordania è suddivisa in 12 governatorati (muhāfaẓāt, singolare: muhāfaẓa), con a capo un governatore nominato dal re:
ProvinciaPopolazione (2008 est.)[7]Città capoluogoPopolazione (metropolitana, 2008 est)[8]
Governatorato di Ajlun118.496Ajlūn8.161
Governatorato di Amman1.939.405Amman1.135.733
Governatorato di Aqaba107.115al-ʿAqaba95.408
Governatorato di Balqa349.580al-Salt87.778
Governatorato di Irbid950.700Irbīd650.000
Governatorato di Jerash156.680Jarash39.540
Governatorato di al-Karak214.225al-Karak22.580
Governatorato di Ma'an già Nabatea103.920Maʿān30.050
Governatorato di Madaba135.890Madaba83.180
Governatorato di Mafraq245.670al-Mafraq56.340
Governatorato di al-Tafila81.000Tafīla
Governatorato di Zarqa838.250al-Zarqāʾ447.880
I Governatorati sono l'unico ente di governo per tutti i ministeri e per i progetti di sviluppo nei rispettivi territori. I Governatorati si suddividono in circa 52 nahia.

Città principali

Politica

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Politica della Giordania.
La Giordania è una monarchia costituzionale sulla base della Costituzione promulgata l'8 gennaio 1952. I sovrani della Giordania dal 1946 ad oggi sono:
Il potere esecutivo è detenuto dal re e dal suo consiglio dei ministri, presieduto da un primo ministro di nomina regia. Il re firma le leggi, può porre un veto che può essere superato dai due terzi di entrambe le camere che compongono l'Assemblea Nazionale, nomina e rimuove i giudici per decreto, approva gli emendamenti alla Costituzione, dichiara guerra e comanda le forze armate.
Il Consiglio dei ministri, guidato da un Primo ministro, è nominato dal re, che può revocare i ministri su richiesta del Primo ministro. Il consiglio è responsabile di fronte alla Camera che può costringerlo alle dimissioni con una mozione di sfiducia votata dai due terzi dei deputati. L'attuale Primo ministro è Omar Razzaz, in carica dal 14 giugno 2018.
Il potere legislativo spetta all'Assemblea Nazionale ( Majlis al-Umma ). L'Assemblea Nazionale è composta da:
  • Camera dei deputati (Majlis al-Nuwwāb), con 110 membri, di cui 104 eletti ogni quattro anni in altrettanti collegi e sei donne elette da uno speciale collegio elettorale. nove e tre seggi della Camera sono riservati rispettivamente ai Cristiani ed a Ceceni/Circassi.
  • Assemblea dei Notabili (Majlis al-Aʿyān), ossia il Senato, composta da non più della metà dei membri della Camera (quindi 55) già nel servizio pubblico, nominati dal re per un mandato di 8 anni.
Il Parlamento ha scarsi poteri di controllo sul sovrano.
Il potere giudiziario prevede tre tipi di tribunali: civili, religiosi e speciali. Il re nomina e revoca i giudici per decreto, ma la costituzione ne garantisce la soggezione solo alla legge e in pratica sono controllati da un Consiglio Giudiziario Superiore. I tribunali civili sono competenti in materia civile e penale e operano in base ai codici (civil law). I tribunali religiosi sono competenti in materia di statuto personale e operano in base al diritto coranico (shari'a) o al diritto canonico. I tribunali speciali sono competenti in materia costituzionale o in materia fiscale.
Nonostante le riforme seguite alle manifestazioni dell'aprile 1989, il multipartitismo (legalizzato nel 1992) è ancora sottosviluppato[9]. Benché esistano una trentina di partiti di varia ideologia (sinistrapanarabismoislamismoconservatorismo), il solo partito politico rappresentato in Parlamento (all'opposizione) è il Fronte islamico d'azione (Islamic Action Front - IAF), braccio politico dei Fratelli Musulmani in Giordania[10].
La politica estera si muove all'interno di un moderato panarabismo, ma con solidi agganci occidentali[11].
Nel febbraio 2015 dopo l'uccisione del pilota giordano Mu'adh al-Kasasbeh, bruciato vivo dall'ISIS, la Giordania ha dichiarato guerra allo Stato Islamico.[12]

Istituzioni

Università

Nell'ambito universitario ricordiamo l' Università di Giordania, fondata nel 1962.

Economia

La Giordania, sebbene stia attraversando un periodo di buona crescita del PIL, soffre dell'aridità dei suoi territori, che costringe l'agricoltura a svilupparsi su spazi assai esigui.
Il mercato immobiliare giordano è colpito da un forte calo di richieste, come parte delle implicazioni della crisi finanziaria mondiale. Secondo fonti del regno hashemita, progetti immobiliari del valore di 3 miliardi di euro sono stati rinviati. Zuhair al-Amri, presidente della Società Investimenti immobiliari, ha dichiarato che il calo del mercato immobiliare giordano ha avuto inizio nel 2007, ma che la situazione è peggiorata, alla luce della crisi finanziaria mondiale nel 2008[13].
Il turismo è attratto soprattutto dal sito di Petra, da altri resti archeologici pre-islamici, dalle località termali del mar Morto e dalla località marina di Aqaba, peraltro soprattutto un porto, in quanto unico sbocco al mare (Mar Rosso). Il deserto del Wadi Rum, famoso per diversi film (tra cui Lawrence d'Arabia e Sopravvissuto - The Martian), offre paesaggi mozzafiato e la possibilità di pernottare nel deserto nelle tende beduine.
La valuta della Giordania è il dinaro.

Trasporti

Aeroporti

Aeroporto di Amman: Queen Alia International Airport (IATAAMMICAOOJAI), Marka International Airport (IATAADJICAOOJAM).
Aeroporto di Aqaba: King Hussein International Airport (IATAAQJICAOOJAQ).
La compagnia aerea di bandiera è la Royal Jordanian.

Cultura

Produzione letteraria

Nel XX secolo si afferma una produzione letteraria giordana con vari autori come Abd al-Rahman Munif (1933-2004), nei cui romanzi analizza, fra l'altro le condizioni politiche e sociali dei paesi arabi.

Patrimoni dell'umanità

La Giordania dispone di un patrimonio culturale rilevante tanto che ben 5 siti sono entrati a far parte della Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO:
Nota: è da ricordare, tra l'altro, che nel 2007, Petra è stata inserita anche nella Lista delle Nuove sette meraviglie del mondo.

Sport

Taekwondo

Nella disciplina del taekwondo la Giordania si è affermata in campo internazionale con Ahmad Abughaush, oro olimpico a Rio de Janeiro 2016, nella categoria 68kg e oro ai World Junior Championships a Sharm el-Sheikh, nella categoria 63kg, nel 2012.

Ricorrenza nazionale

  • 25 maggio: Eid al-Istiklaal : Giorno dell'indipendenza, dal Regno Unito, nel 1946*

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ (ENPopulation growth rate, su CIA World FactbookURL consultato il 28 febbraio 2013.
  2. ^ [1]
  3. ^ [2]
  4. ^ Luciano CanepariGiordania, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  5. ^ Etnia del Vicino Oriente di lontana origine indiana, affine ai rom e ai sinti.
  6. ^ Tariq Moraiwed Tell, The Social and Economic Origins of Monarchy in Jordan, New York C., Palgrave MacMillan, 2013.
  7. ^ دائرة الإحصاءات العامة - الأردن
  8. ^ Copia archiviata, su world-gazetteer.comURL consultato il 14 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2008).
  9. ^ Shryock, Andrew, "DYNASTIC MODERNISM AND ITS CONTRADICTIONS: TESTING THE LIMITS OF PLURALISM, TRIBALISM, AND KING HUSSEIN'S EXAMPLE IN HASHEMITE JORDAN", in Arab Studies Quarterly, 22, no. 3 (Summer2000 2000): 57.
  10. ^ Freij, Hanna Y., and Leonard C. Robinson, "Liberalization, the Islamists, and the stability of the Arab state: Jordan as a case study" in Muslim World 86, no. 1 (January 1996): 1.
  11. ^ Mouftard, Alain e Jean-Christophe Augé, "LA POLITIQUE ETRANGERE ET REGIONALE: HERITAGES, CONTRAINTES ET INFLEXIONS", in Maghreb, Machrek: Monde Arabe no. 164 (April 1999): 123-140.
  12. ^ La Giordania bombarda Mosul La coazione anti-ISIS si spacca http://www.ilgiornale.it/news/giordania-bombarda-mosul-coazione-anti-isis-si-spacca-1089834.html
  13. ^ Giordania, mercato immobiliare cerca l'aiuto del governo, Doron Peskin, Infoprod 27.02.09 Archiviato il 22 maggio 2011 in Internet Archive.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni