24/09/13

Non dite mai "il mio gatto", perchè non sarà mai di vostra proprietà. Vittorio Zanini



Non dite mai "il mio gatto", perché non sarà mai di vostra proprietà. Non rinchiudetelo nelle vostre calde e comode casucce, pensando, egoisticamente, che lui ci stia bene quanto voi. I gatti devo restare liberi. Devono avere la possibilità di entrare ed uscire da casa vostra a loro piacimento. E quando li vedrete ritornare dopo una lunga assenza saprete che, per il momento, avete meritato la loro compagnia.
Vittorio Zanini


Avremmo molte cose da imparare dagli animali. Vittorio Zanini


Osservando i gatti che vivono nel mio giardino, ho notato che la mamma, dopo aver allattato per un po i suoi figli, li ha lasciati soli. Ritornava tutti i giorni a mangiare, ma poi se ne andava. Non molto lontano, restava quasi sempre nei paraggi. La vedevo che si nascondeva dietro le piante a osservare i suoi piccoli, ma restava sempre nascosta a loro. Molte persone potrebbero pensare che sia una madre snaturata ma osservandola bene ci si rende conto che l'ha fatto per renderli indipendenti, per donare loro ali per volare da soli. E' ritornata solo quando i gattini erano diventati completamente autonomi. Ma noi non riusciamo a capire perchè ormai questi atteggiamenti altruistici non li abbiamo più. Vogliamo possedere tutto, le cose e anche i figli li facciamo quasi sempre per fini egoistici. Avremmo molte cose da imparare dagli animali, ma siamo troppo ottusi e pieni di noi per poterlo comprendere e ammettere. 

Vittorio Zanini


Bisogna ricominciare a sviluppare il nostro istinto. Vittorio Zanini


Bisogna ricominciare a sviluppare il nostro istinto, come gli animali, loro non sbagliano mai nel scegliere e giudicare. La testa arriva sempre dopo e commette un sacco di errori, l'istinto è quasi sempre infallibile. Ma per agire istintivamente bisogna essere veri, sempre, su tutto. Usando l'istinto ogni cosa non passa più prima attraverso la testa perchè capiamo all'istante come agire in ogni situazione senza dover pensare.

Vittorio Zanini

18/09/13

✿ Naturopatia ツ Ampeloterapia: la cura dell’uva




In che cosa consiste l’ampeloterapia? 


Per ampeloterapia, conosciuta meglio come cura dell’uva, si intende quel periodo in cui questo frutto autunnale dolce e succoso (bianco, dorato, violaceo o nero), viene introdotto con buccia e semi come alimento esclusivo, o quasi, della propria dieta. 
Ai giorni nostri questo metodo è ormai diffuso ed è seguito da numerose persone con l’obiettivo principale di disintossicare l’organismo ed eliminare le tossine; in realtà l’ampeloterapia è sempre stata praticata fin dall’antichità, dove erano già conosciute le molte virtù terapeutiche dell’uva. 
Questo frutto pregiato contiene infatti molte sostanze come ad esempio vitamine del gruppo B (in particolare la vitamina B1, B2 e PP), la vitamina C, ma anche sali minerali come potassio, Calcio e Magnesio. I grassi sono invece raticamente inesistenti, tuttavia l’apporto calorico dell’uva che corrisponde a 61 Kcal per ogni 100 grammi, è fornito essenzialmente dall’elevata presenza di zuccheri di rapida assimilazione (glucosio e fruttosio). 
Tra le varie sostanze decantate dell’uva, abbiamo anche il resveratrolo che migliora la fluidità del sangue riducendo la tendenza delle piastrine ad aggregarsi, è un ottimo frutto antinfiammatorio e diminuisce il colesterolo. 
E’ anche ricco di polifenoli che sono antiossidanti naturali, tannini, diversi acidi tra cui acido tartarico, malico e citrico, oltre alla presenza di una grande quantità di acqua superiore all’80% del peso del frutto. La durata dell’ampeloterapia può variare, ma generalmente è programmata per 2-3 giorni 
(lasso di tempo in cui è concesso il fai da te) e ripetuta per due volte al mese, oppure in certi casi si protrae addirittura una settimana o per periodi anche più lunghi, in cui però si richiede l’assistenza di personale medico. 
La quantità iniziale è di circa 500 grammi d’uva, raggiungendo pian piano il consumo di 2 Kg o più ogni giorno, sostituendo progressivamente tutti gli altri alimenti, oltre all’assunzione di abbondanti volumi di acqua naturale per favorire il processo depurativo, completato eventualmente con succhi d’uva al 100%. 
Se desiderate sfruttare al meglio i benefici dell’ampeloterapia, è importante anche preparare l’organismo in modo che si abitui gradualmente a questo trattamento, adottando quindi un regime alimentare dietetico e ricco soprattutto di alimenti di origine vegetale, sia nei giorni che precedono e seguono questa cura. 
Senza dubbio l’ampeloterapia aiuta il nostro corpo a rimettersi in forma, ha proprietà ricostituenti, rinfrescanti, disintossicanti dell’intestino, combatte la dispepsia, le morroidi, la calcolosi urinaria e delle vie biliari, attiva le funzioni epatiche, facilita la digestione ed aiuta le cellule a difendersi dai radicali liberi, così come altre possibili indicazioni sono il trattamento degli stati di stipsi (stitichezza), periodi di stress psicofisici, patologie reumatiche e gotta. 

Quali sono invece le controindicazioni di questa antica terapia? 

La cura dell’uva non è adatta a tutti e dovrebbe essere seguita in autonomia solo da persone che godono di buona salute. 
Infatti l’ampeloterapia non è indicata ai diabetici, a coloro che soffrono di ulcera, con problemi ai reni, ai soggetti con intestino irritabile e alle donne durante il ciclo mestruale. 
Tuttavia si consiglia comunque di consultare il proprio medico curante per verificare eventuali controindicazioni, soprattutto per coloro che hanno l'intenzione di seguire l’ampeloterapia oltre le 72-96 ore. 
Alcune persone invece, attratte dalle mille virtù benefiche dell’uva, sperimentano solo parzialmente questa terapia, cioè sostituiscono con grappoli d’uva un pasto del menù giornaliero, assumendo con regolarità tutti gli altri alimenti nell’arco della giornata. 
In altri casi c’è chi include il consumo dell’uva ad intervalli regolari, ad esempio un solo giorno alla settimana fino alla disponibilità stagionale di questo frutto, all’interno però di un regime dietetico dimagrante personalizzato, oppure c’è chi segue forme di digiuno restrittive, a base cioè di sostanze esclusivamente liquide (tisane, brodi vegetali, ecc.), con il solo privilegio di consumare a volontà il succo centrifugato di questo frutto, dove sono concentrate tutte le proprietà dell’uva. 
In ogni caso, qualunque sia la terapia a base d’uva che desiderate sperimentare, è opportuno considerare questo frutto non come “panacea di tutti i mali”, ma eventualmente come coadiuvante per la risoluzione di alcuni problemi di salute, tenendo sempre conto dell’importanza di associare anche uno stile di vita sano ed equilibrato.

Rossana Madaschi, Dietista e Docente di Scienza dell’Alimentazione 

Fonte: nutrirsidisalute.it

17/09/13

Viaggio sempre da solo e con mezzi locali. Vittorio Zanini


Viaggio sempre da solo e con mezzi locali. Cerco di frequentare gli abitanti del luogo, con i quali di solito riesco a comunicare e ad instaurare dei bei rapporti di amicizia. Non socializzo quasi mai con altri viaggiatori stranieri, hanno sempre troppe maschere e corazze per difendersi chissà da chi o che cosa per poterci instaurare un rapporto autentico. Sono troppo finti, negativi, insicuri e vogliono dimostrare di essere più forti, coraggiosi e interessanti di quello che sono in realtà. Poi chiaramente si incontrano alcune eccezioni, quelle persone che sono se stesse in qualunque paese del mondo si trovino, che spesso ti capita di incontrare proprio quando ne hai più bisogno e che mi fanno sentire un po meno alieno.  

Vittorio Zanini

15/09/13

La strada più comoda tracciata da altri è quasi sempre quella sbagliata, Vittorio Zanini



Nei viaggi, come nella vita, la strada più comoda tracciata da altri è quasi sempre quella sbagliata che non ci porta dove dobbiamo andare, anche se apparentemente sembra che ci faccia arrivare a destinazione. Ma non esiste una destinazione. Non c'è e non deve esserci una meta. Arrivarci significherebbe fermarsi. Ognuno nella vita ha una propria strada da percorrere, diversa da tutte quelle già fatte da altri, e bisogna trovarla da soli, perdendosi molte volte.

Vittorio Zanini

14/09/13

Come eravamo belli! Vittorio Zanini


La nostra sacietà è molto malata, devastata da consumismo e globalizzazione. L'abbiamo stuprata. Abbiamo perduto tutti i nostri valori più importanti, le nostre radici, le tradizioni. Ci siamo prostituiti, barattando la nostra cultura millenaria, il nostro sapere, con falsi valori di altre società ipocrite ed egoiste in decadenza che non hanno mai avuto niente da insegnarci. 
Ma dove stiamo andando? Sempre di corsa e ad occhi chiusi. Siamo come un gregge di pecore che seguono un pastore cieco. Ci avviciniamo sempre di più al baratro. Se vogliamo andare avanti, dobbiamo aprire gli occhi e tornare indietro, per assomigliare, almeno un po, a quello che eravamo. 

Vittorio Zanini



12/09/13

Se insegnate ai vostri figli ad essere furbi ed egoisti...Vittorio Zanini


Se insegnate ai vostri figli ad essere furbi ed egoisti, molti di loro poi lo saranno anche con voi quando sarete vecchi. Ma se gli insegnate ad essere onesti e altruisti, probabilmente potrete contare sul loro aiuto quando ne avrete bisogno.

Vittorio Zanini

09/09/13

I gruppi, Vittorio Zanini



I gruppi, di qualunque tipo essi siano, sono negativi. Annullano la personalità e la mente del singolo, il quale smette di pensare con la propria testa, per farlo con quella di chi comanda al loro interno. Il potere ama i gruppi, anche quelli che gli sono contro. Gli basta controllare, manipolare, corrompere le poche persone che ne sono a capo per far andare tutto il gregge di pecore dove vuole. I singoli individui liberi sono invece molto temuti dal potere. Un uomo libero pensa sempre con la propria testa, è imprevedibile. Tutti i cambiamenti positivi della storia, che hanno fatto crescere ed evolvere la nostra società, sono sempre arrivati per il merito di singoli individui liberi.
Vittorio Zanini


02/09/13

Nativi d'America



Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non é chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi é chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. E' suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità. 


Tatanka Kiyotaka, Nativi d'America


01/09/13

Penso che gli anziani oggi in Italia muoiano sopratutto di solitudine, di tristezza. Vittorio Zanini


Penso che gli anziani oggi in Italia muoiano sopratutto di solitudine, di tristezza. Avrebbero tanto da dare alla società vivendo a contatto con le generazioni più giovani, come succedeva fino a pochi decenni fa, quando ancora non esistevano gli ospizi e i vecchi restavano a casa con la famiglia morendo nel proprio letto, come succede ancora in quei paesi dove il cosiddetto progresso occidentale grazie a Dio non ha ancora attecchito. Ma la nostra società ha deciso che non sono più utili, che non servono perchè non hanno le energie di una volta e non possono produrre come un giovane. 
Poi, al primo piccolo problema che si presenta, vengono rinchiusi in queste squallide, fredde, disumane case di riposo dove, poco tempo dopo essere stati abbandonati li da figli snaturati e ingrati che pensano di avere il diritto di privare della libertà e della vita stessa le persone che li hanno messi al mondo, muoiono, non a causa di malattie vere e proprie, ma di solitudine e tristezza, si lasciano morire per mancanza di amore.
I vecchi sono una grande ricchezza per la società, quello che producono, anche se poco, è molto prezioso, ma le loro possibilità vengono sottovalutate e la loro voglia di vivere viene soffocata da questa società malata, egoista e inconsapevole. 

Vittorio Zanini